venerdì 12 novembre 2010

Puamahara, il fiore della memoria, viaggio in AOTEAROA

-mattina la americana si presenta a Puamahara ai neozeelandesi ed è stupita di essere vista con condiscendenza perchè viene da new york "Oh ho sentito che è il posto peggiore del mondo, un omiciddio al minuto"

-sulla cultura Maori:
"Stiamo tutti tornando a essere come eravamo..sa ci si sente soli senza la propria lingua"

-mi sembra una stria sul spiritus locis, lo spirito del posto che si imposessa di tutte le persone che vanno ad abitare là, che impone la propria lingua e tradizioni anhce alle persone che vengono infatti da lontano

-è uno e ricordi più vividi che ho.La settimana scorsa è già scomparsa per sempre. La guerra invece per me è ancora qui.

-la vicinanza che può annientare, la stella della gravità che fa sembrare vicino ciò che è lontano, forse lontano straniero tutto cio che è vicino, nel paesino della memoria tutti sono stranieri, e tutti portono nel loro cuore il loro paese di provenienza. pensiamo che ciò che è lontano sia più bello poi ci accorgiamo che viviamo più nel altrove, da dove siam venuti ma forse nemmeno tornare non possiamo più, rimaniamo priggionieri della memoria, l'impossibilità di CoNOSCERE qualcsa Qui e Adesso, di stare nell'esperienza del qui e adesso.

Mattitta conosce meglio i suoi vicini, tutti si sentono immigrati , un po stranieri un po spaesati. Una sera commincia sentire nella stanza la presenza di un essere invisibile , come se fosse una rottura temporale e un essere da altri tempi o da tempi che stanno per venire fosse là e respirasse.

"Sono soltanto stanze di tempo e spazio" si disse "Sono sempre state li. Come la maggior parte degli eventi, prima o poi questa presenza deve manifestarsi"
Si chiese se quella presenza potesse allargare gradualmente la sua parte invisibile nel tessuto di spazio e del tempo"
Poi fanno una escursioncina verso il Nord,

che, come tutte le zone interne era impregnata di leggendequasi che , una volta lasciato alle spalle lo sguardo del mare

dove una delle vicine vuol traslocare e conduce un campus dove si riimpara vivere coem i maori MAORITANGA
Bella la storia del lino, il lino ti deve conoscere e deve essere d'saccordo con te per farsi far lavorare.
I Carpazzi appunto come un paese lontanizssimo, una cantena di montagna in forma di semiluna dove vivono lupi, orsi e lince diventa un paese mitico
"se interferite con la percezione della distanza ci saranno dei problemi. Interferireste con il tempo. L'oggi e lo ieri starebbero con il fiato sul vostro maledetto collo: per non parlare dei antichi greci e romani. E vi ritrovereste in antiche città e in mezzo alle montagne, alcune svanite, altre ancora esistenti... e avreste i Carpazi, i Carpazi in giardino. I Carpazi?. Iniziò dunque a citare con voce cantilenanate "I Carpazi sono un vasto sistema montuoso che si estende da Bratislava a Orsova, ha forma di mezzaluna... e una regione fertile e selvaggia, ricca di quesrce, faggi, sempreverdi, abeti, e vi si possono trovare animali selvaggi, inclusi lupi, orsi, linci, camosci, saltimbecchi; li si trova anche l'avvoltoio barbuto..."
Sorrise di nuovo, "Si", disse "Potremmotoccare i Carpazi"

due gatti:il Primo Ministro e il Leader del Opposizione

La guerra come impostura illusione per giovanni che tornano carichi di oddio non verso il nemico ma verso il proprio paese

giovedì 11 novembre 2010

Haka dance pan di zenzero

La ragazza (maori) delle balene

Per rinfrescare le mie conoscenze sulla cultura maori, neozeelandese: mi sono ricordato che 5 anni fa abbiamo visto al cinema sacro cuore di Novara il film La ragazza delle balene, un film che mi è piaciuto molto, perchè parla di questa ragazzina che viene esclusa dal rito iniziatico ma che alla fine riesce lei comunicare con le balene. sarebbe bello rivederlo.

Nuova Zeelanda

Arrivata anch'io a Nuova Zeelanda in ricerca del fiore della memoria.
La leggenda del fiore della memoria si hiama il romanzo di Janet Frame, una autrice neozeelandese la cui vita è stat degna da una tragedia greca e da un film mozzafiato, quando dopo anni di electroshock volevano farlgli la lobotomia e fu salvata dall'apparizione del suo primo libro.
La leggenda è bella, il fiore della memoria che cresce dal passato, dai morti, non tutti sentono il suo profumo, per alcuni è anche invisibile, posso aggiungere è anche velenoso.