venerdì 11 febbraio 2011

Guanyin

La dea della compassione
http://it.wikipedia.org/wiki/Guanyin

mercoledì 9 febbraio 2011

Guiyang

In un museo di Guiyang trova delle maschere Nuo, mascehre spaventose con zanne proveniente da Hunagping e Tianzhu lungo il corso superiore dei fiumi Wushui e Qingshui dove vivono popolazioni Han , Miao Dong e >Tuja

Cascate di Hunagguoshu

alle otto di sera arrivo finalmente ad Ashun.
Sulla strada per le cascate Hunagguoshu mi fermo prima a Longguan.

L'imperatore giallo

Huang Di, o Huang Ti, detto l'Imperatore Giallo (... – ...), è stato un leggendario imperatore cinese, ed anche definito un eroe culturale, è considerato l'antenato di tutti gli han. Sarebbe uno dei Cinque Imperatori e avrebbe regnato tra il 2698 e il 2599 a.C..
Una delle leggende che lo riguardano narra che l'Imperatore Giallo avrebbe catturato il mostro Bai Ze sulla cima del monte Dongwang, dove gli avrebbe descritto 11520 tipi di mostri, mutaforma, demoni e spiriti. Un collaboratore di Huang Di avrebbe illustrato queste descrizioni realizzando il libro Bai Ze Tu, che oggi è scomparso.

Avrebbe combattuto anche contro Chi You, leggendario re degli hmong, dio della guerra ed inventore delle armi in metallo. I hmong furono sconfitti a Zhuolu dagli eserciti uniti di Huang Di e di Yandi, condottieri della tribù Huaxia, che volevano il controllo della valle di Huang He. La battaglia, avvenuta nel 2600 a.C., fu combattuta in una fitta nebbia e si racconta che gli Huaxa ebbero la meglio grazie all'uso della bussola magnetica.

L'inventeur des Arts Martiaux[modifier]

Comme Chiyou possédait de meilleurs armes que Huangdi, il décida de développer un ensemble de mouvements offensifs et défensifs qu'il enseigna à son armée. L'art martial de ce temps n'a sûrement plus rien à voir avec les techniques évoluées d'aujourd'hui. Beaucoup considèrent cependant qu'il en est le concepteur, pour avoir pu prendre l'avantage définitif contre Chiyou, puisque ses armées n'avaient pas l'avantage contre lui.
Les Chinois lui attribuent l'invention du Feng Shui, de la monnaie, de la métallurgie, du cycle sexagésimal ou encore de la division du gouvernement en six ministères. Il aurait enseigné aux hommes la culture des cinq aliments de base, la fabrication des arcs et des flêches, des bateaux et chars (y compris le char indiquant le sud ). Il aurait écrit le premier traité de médecine, le Neijing suwen, qui date probablement des Han Occidentaux. Son ministre Linglun (1) aurait inventé les instruments et les notes de musique et Cang Jie, autre ministre, l’écriture. Son épouse Leizu aurait enseigné aux femmes l’élevage des vers à soie.
Il était considéré comme le co-fondateur avec Lao Tseu du courant Huanglao dao, la "Voie (ou Doctrine) de Huangdi et Lao Tseu", théorie politique d’inspiration principalement légiste et taoïste née sous les Royaumes combattants et particulièrement influente au début de la dynastie Han. La bibliographie du Livre des Han mentionne de nombreux ouvrages attribués à Huangdi, traitant de sujets aussi divers que l’art militaire, la philosophie, les techniques de débat, la loi, la divination, dont seul nous est parvenu, le Neijing Suwen sur la médecine. Vers la fin de la dynastie, le huanglao deviendra un courant essentiellement taoïste et religieux, dans lequel Huangdi est le maître des pratiques ésotériques et magiques, Lao Tseu étant le fondateur de la mystique.

L’Empereur Jaune a dû être assez tôt divinisé. Dans le Zhuangzi il est dit qu’il devint immortel. Les mentions historiques concernent essentiellement le culte officiel. Dès la période des Printemps et des Automnes les ducs Wen et Ling de Qin offrent des cérémonies à l’emplacement de son tumulus. Sous les Han occidentaux, Xuandi lui rendit en personne un culte solennel en -73 ; son culte était alors réservé à l’empereur ou à ses délégués. L’usurpateur Wang Mang supprima cette restriction, et l’on considère que c’est à partir de son règne que l'Empereur Jaune se popularisa. En 59, Mingdi ordonna la fondation de temples dans les différentes régions de l’empire. En 770, l’empereur Taizong (599-649) des Tang fit inscrire les cérémonies au temple de Huangdiling (tumulus) dans le registre des cultes impériaux.

L'imperatore di giada

L'Empereur de jade ou Yuhuang Dadi 玉皇大帝 est un dieu chinois d'origine taoïste qui régit les autres dieux, lié au Ciel et à la souveraineté. Il assure en fait cette fonction en concurrence avec Tiangong, le Seigneur du ciel, divinité beaucoup plus ancienne qu'il tend à absorber ; Tiangong[1] devient alors une de ses appellations. Comme tous les dieux importants, il possède d'autres noms moins courants, titres donnés par le clergé taoïste ou l'administration impériale.
Dal Nono secolo, era anche il patrono della famiglia imperiale cinese, era infatti considerato il corrispondente celeste dell'imperatore terrestre. Nell'antica Cina era rappresentato come il capostipite di una burocrazia celeste.
Una leggenda racconta che originariamente era il principe del Regno della pura Felicità e della Mistica Luce Celeste. Alla nascita emise uno straordinario bagliore luminoso che aveva invaso tutto il regno. Già in gioventù era intelligente e saggio. Spese tutta la sua giovinezza nel sostentamento dei poveri, dei sofferenti e degli ammalati, ottenendo grande rispetto e benevolenza da ogni creatura.
Successivamente il padre morì, ed egli ascese al trono. Si assicurò che nel suo regno chiunque potesse trovare pace e felicità, e fatto questo iniziò a ritirarsi su di un monte per studiare e coltivare il Tao.
Dopo 1.750 periodi di tempo, ciascuno di 120.976 anni, ottenne l'Immortalità Dorata. Dopo altri cento milioni di anni di accrescimento, divenne finalmente l'Imperatore di Giada.

Yu il Grande

regnò secondo la leggenda come primo re della dinastia Xia (secondo altre fonti era il capo di una lega di tribù o il padre del primo re Qi) per 45 anni sulla Cina.

La mitologia cinese è la mitologia della civiltà cinese. Molte leggende cinesi risalgono all'era mitica dei Tre Augusti (三皇, sanhuang) e dei Cinque Imperatori (五帝, wudi)
La creazione del mondo fu dovuta alla fine del gigante, Pangu. Il suo soffio divenne vento e nuvole, il suo occhio destro il Sole, il suo occhio sinistro la Luna, i suoi quattro arti i quattro angoli del mondo, il suo sangue e il suo sudore il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro, ecc.
Secondo la cosmogonia cinese in principio non esisteva nulla nell'universo tranne il mero caos. Tuttavia lo stesso caos si coagulò in un uovo cosmico per diciottomila anni. All'interno di esso i sublimi principi universali dello yin e dello yang si bilanciarono perfettamente e da quell'equilibrio perfetto emerse Pangu. Esso viene raffigurato come un essere gigantesco e primitivo, villoso e dotato di grandi corna (ricordando in questo il dio greco Pan) e vestito di pelli.

Pangu espresse la volontà di creare tutte le cose e separò così lo Yin e lo Yang con un fendente della sua gigantesca ascia, creando così la Terra (lo Yin) ed il cielo (lo Yang). Per tenerli separati Pangu si mise tra loro e spinse il cielo verso l'alto, questo processo di separazione durò altri diciottomila anni, così che ogni giorno la terra diventava sempre più bassa ed il cielo andava sempre più verso l'alto, mentre Pangu cresceva in proporzione. In differenti versioni della leggenda Pangu viene aiutato nella separazione tra cielo e terra da quattro bestie mitiche: la tartaruga, il Qilin, la fenice e il dragone.

Trascorsi i diciottomila anni, Pangu si adoperò per terminare il resto della creazione, il suo respiro divenne il vento, la sua voce divenne il tuono, il suo occhio sinistro divenne il sole e quello destro la luna, mentre il resto del suo corpo divennero le montagne e tutta la superficie terrestre.
Visitiamo il lago Caohai e i dintorni, vediamo i gru, conosciamo alcune antiche tradizioni della zona
Caohai Lugu Hu, Lugu Lake, China
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venerdì 4 febbraio 2011

Wuyi, La montagna dell'anima

La montagna dell'anima di Gao Xinjang si svolge in parte qui

Vietnam

Pol Pot