domenica 7 ottobre 2012

Tutte le cose della vita erano belle, e più invecchiava più Loxandra le amava. Amava Makrohori, con il suo mare aperto e i pesci, gli astici, le rane pescatrici, le aragoste... Amava il Bosforo, con i grandi palazzi, le cui scalinate arrivavano fino al mare. Con i platani millenari, i castagni, le acque abbondanti correnti impetuose che trascinavano con sé grandi messe di pesci del Mar Nero: il cefalo, il rombo, il pesce spada. Amava le Isole dei Principi con le pinete e le quiete acque azzurre. Loxandra amava tutta la città e la primavera constantinopolitana, che portava con sé la Pasqua e il suo onomastico. Portava anche le rose d'aprile (ottime per la stitichezza), le rose di maggio (che si facevano candite), e il ribes, rinfrescante e antipiretico. Amava l'estate quando mettevano il tavolo in giardino e mangiavano all'ombra del platano.

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